giovedì 31 maggio 2007

Visioni

Ricordo come da piccola (certo come per la maggioranza dei bambini) una semplice linea diseganta recasse in se per me infinite forme, significati, messaggi.

Bastavano poche linee ed ecco una casa sul lago con una barca che galleggia ed un cane che abbaia...ed il tutto sempre ricolmo di dettagli e sfuamature.

Ben presto mi resi conto che una semplice linea diseganta recasse in se infinite forme, significati e messaggi, per me..ma non per gli altri.

E così la necessità di farle vedere e capire agli altri senza pindariche spiegazioni si è trasformata in ricerca di espressione e comunicazione.
Oggi giorno mi sembra, analizzando la pignoleria che avvolge tutti noi illustratori, e artisti più in generale, sia come una ascesa alla perfezione soggettiva dalla per nulla perfetta condizione umana.

La perfezione di una comunicazione non verbale ancor più suggestiva ed intuitiva che affonda le radici nell'animo proprio dell'umano sin da tempi primitivi, come se le parole non completassero l'espressività dell' animo umano.
Come se creare immagini ci avvicinasse ad una parte più alta di noi che ci mette in pari comunicazione con chiunque,conosciuto o sconosciuto che sia, col mondo visibile e con quello invisibile...

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Geniale... Davvero geniale!!!

Saluti
un Thanas... che trovarsi coinvolto...

Signora Lucrezia ha detto...

spaccio un pò di cultura...ma non dirlo in giro che se scoprono che oltre ad essere una donna, un'artista e una giocatrice di ruolo, non sono nemmeno laureata...mi mettono al rogo! ;P

Anonimo ha detto...

Ah! E la follia dove la metti piccola seguage di una regno senza confini, ove ogni essere è il re o regina di tale terra...
Yeah! La follia vien da sè.

Futhy