Pennelli Serie 7 W&N Martora Kolinsky. Il mito!
La serie 7 della Winsor & Newton, è la più celebre e prestigiosa serie di pennelli in pelo di martora, assolutamente Inglese e largamente utilizzata e consigliata dai professionisti del restauro e dell'illustrazione, dagli acquarellisti, per la pittura su porcellana e pure dagli odontotecnici!
Ogni un tot di tempo che può variare tra i 6 mesei e i due anni all'utilizzo che se ne fa bisogna rifarsi il guardaroba dei pennelli e di rito tutti si trema ma sopratutto il portafoglio..
"Ma quanto vuoi che costino!" mi son sempre sentita dire "Ma si, che vuoi che sia!"
E beh....per sapere se uno è o no del settore questa è seeeempre la domanda giusta miei cari.
Dato che la gamma comprende pennelli che vanno dal : triplo al 10...I PREZZI?ECCOVELI! ;)
Misura: | | Prezzo | |
n. 000 | | | € 6,84 |
n. 00 | | | € 6,96 |
n. 0 | | | € 7,08 |
n. 1 | | | € 7,44 |
n. 2 | | | € 9,72 |
n. 3 | | | € 12,24 |
n. 4 | | | € 19,80 |
n. 6 | | | € 54,00 |
n. 8 | | | € 116,40 |
n. 10 | | | € 192,00 |
E fidatevi della zia!Vi sto riportando buoni prezzi!
Il Gama quando gli ho detto quanto costavano mi ha risposto con mangaocchi pallati "che?per 4 peli?!ma li stacco al gatto!"
Ma costi sovrumani a parte devo dire che sono e sempre saranno i miei pennelli per eccellenza...e non solo i miei.
No non sono ne ricca ne mi sponsorizza le Winsor, gente.
Ho anche provato a usare altri pennelli di serie meno care o di altre marche ma ogni volta torno sempre alla Serie 7 W&N.
Addirittura i pennelli non più buoni per l'acquarello o l'ecoline li uso per gli acrilici (cosa che tutti sconsigliano ed invece io trovo splendido usare la martora anche per questa tecnica. ovviamente il pelo non dura molto ma i risultati e il piacere di pittura sono ottimi.)
VI RIPORTO UN ESCURSUS SUL PENNELLO E LA SUA STORIA MOLTO INTERESSANTE DI "visibilmente.com L'ARTE PER L'ARTE" CHE TRATTA MOOLTO BENE DELL'ARGOMENTO:
Da moltissimi secoli in Cina è praticata l'arte del disegno e della scrittura. Basti pensare che la tecnica dell'olio su tela è per il popolo cinese solo di recente apprezzamento. Gli artisti cinesi prediligono usare i pennelli per dedicarsi alla tradizionale e antica tecnica del disegno o dell'inchiostro. Loro usano pennelli lunghi, con manico di bambù e con pelo affusolato.
Storicamente i peli usati dai cinesi per i pennelli provenivano dalla pelliccia di tassi, donnole, pecore, capre, lupi e lepri. Essendo particolarmente morbidi, questi peli consentono perfetta padronanza del tratto, fondamentale per disegno e scrittura.
La Cina non ci è nuova in fatto di scoperte artistiche, ne avevamo già parlato anche per la carta.
Secondo alcune leggende, la scoperta del pennello è da attribuire al generale Meng Tian (III secolo a.C.): si dice che a Zhongshan abbia notato conigli dal pelo lungo e sottile e ancora è possibile leggere come abbia usato peli di capra, raccolti su una muraglia difensiva, per inventare il primo pennello.
Meng Tian è considerato «il padre del pennello», sono stati eretti templi in suo onore, per tramandarne la memoria.
I pennelli hanno avuto particolare sviluppo nell'VIII sec., permettendo l'evoluzione della calligrafia e del disegno con inchiostro.
Nel Rinascimento fu l'italiano Cennino Cennini a descrivere come i pittori costruivano i pennelli con i peli di maiale, scoiattolo e capriolo. Nella sua monografia sulla produzione artistica, «Il libro dell'arte», scritto in volgare all'inizio del XV secolo, egli espone preziose informazioni circa pennelli e pigmenti usati dagli artisti. Nel libro egli descrive anche le tecniche di pittura e affresco, oltre a consigli e segreti del mestiere. È un'opera importante, che segna il passaggio tra l'arte medievale e l'arte rinascimentale.
Composizione e utilizzo dei pennelli:
Il pennello è composto da tre parti: manico, ghiera e pelo.
Per i pennelli destinati a un uso artistico, la ghiera non deve avere saldature, mentre deve essere in ottone nichelato o «dorato», per evitare la formazione di ossidi.
Il manico è sempre in legno, anche se troverai pennelli economici con manico in plastica, generalmente laccato o verniciato. Il manico può essere corto, per utilizzi su lavori di piccole e medie dimensioni (come l'acquerello, il restauro e hobbistica), oppure lungo, per lavori di grando dimensioni o al cavalletto.
Il pelo può essere di origine animale o sintetico, secondo la tecnica artistica usata.
La varietà dei pennelli è suddivisibile in tre categorie: pennelli in setola, pennelli in pelo naturale e pennelli sintetici.
L'odierna tecnologia consente la produzione di pennelli sintetici molto versatili e affidabili, tali da poter essere utilizzati anche dove fino a qualche decennio fa era d'obbligo l'uso del pennello di martora (molto costoso). L'invenzione del nylon e del perlon è stata la svolta che ha permesso la creazione di una fibra sintetica particolarmente adatta all'uso degli artisti.
Da ricordare che la martora è specie protetta, questo, per fortuna (la martora è un simpaticissimo e dolcissimo animale...), ha dato slancio alla ricerca rivolta ai pennelli sintetici. Spesso sono prodotti pennelli misti, pelo naturale più fibra sintetica, capaci di sorprendente elasticità e precisione.
La costruzione dei pennelli ancora oggi richiede la presenza di artigiani, anche quando i pennelli sono prodotti in grandi quantità da macchine industriali: le setole sono pizzicate, legate e inserite nella ghiera da un esperto artigiano.
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