mercoledì 8 agosto 2007

Giorno d'Agosto stralunato


In ufficio solo si sente la voce della ventola del pc ed il rumore dei tasti che schiaccio nello scriver.
Faldoni impolverati da spulciare e censire.
Documenti ritenuti scomparsi rimenrgon dalle polveri dei mesi e degli anni, mentre le mie dita scorron su anni e storie di nomi sconosciuti e persi nei ricordi di chi c'era.
E' Agosto ma fuori piove come ad Ottobre.
Solo l'afa ed i colori sgargianti dell'abbigliamento estivo ricordan il tempo e l'anno in cui ci troviamo.
Potrebbe altrimenti esser un giorno qualunque, di un anno qualunque a guardar il giorno da questa scrivania se non avessi ben fissi in mente saldi e felici punti di riferimento di ieri, dell'oggi e del domani da costruire.
Ma quel che non mi lascia è la sensazione, oltre ad un sottil mal di testa, del tempo che par scorrer con ritmo incostante come fosse anch'esso stralunato e stanco, come me che ho sonno di notti di preparativi, bagordi sotto le stelle tra antiche merlature e lavoro, da recuperare.

Non servon necessariamente cuscini per sognare.

Nessun commento: